Nell’affascinante mondo della moda vintage e second-hand, c’è una contraddizione che spesso viene trascurata: i difetti dei capi d’abbigliamento. Mentre il vintage incanta non solo con la sua sostenibilità ma anche con la sua storia e unicità, è importante essere consapevoli dei possibili inconvenienti che possono accompagnare l’acquisto di vestiti di seconda mano. Ecco perché abbiamo scritto l’articolo “Contraddizione Vintage: i motivi (e le soluzioni) per cui non comprare vintage”.
Purtroppo bisogna essere consci della possibilità che un capo vintage abbia risentito non solo dello scorrere del tempo ma anche dell’usura a causa dell’utilizzo da parte dei precedenti proprietari o di chi si è trovato a maneggiare il capo stesso. Solitamente i difetti di usura sono minimi e trascurabili ma alcune imperfezioni sono così evidenti che ci sembra impossibile sfruttare al meglio quel capo per quanto possa essere prezioso.
Tuttavia, alcuni difetti possono essere trasformati in un’opportunità creativa, rendendo l’indossare capi unici vintage un’esperienza ancora più gratificante. Esploriamo quali sono alcuni dei difetti più comuni e le soluzioni creative che possono trasformare questi problemi in un’opportunità.

Taglie non standard
Spesso i capi vintage non seguono le taglie standard moderne, il che può rendere difficile trovare il capo giusto che si adatta alla propria misura. Tuttavia se il capo è perfetto per il nostro stile, anziché lasciarsi scoraggiare, si può considerare la possibilità di adattare il capo alle proprie misure.
Se il capo è di qualche taglia più grande si può pensare o di portarlo “oversize” con una cintura o una spilla particolare per stringerlo nei punti giusti, oppure di rivolgersi a un sarto esperto che possa apportare le modifiche necessarie per farlo aderire perfettamente al corpo.
Se il capo, invece, è troppo piccolo, potrebbe essere interessante modificarlo ampliandolo creativamente tramite un effetto “patchwork” ma solitamente, in questo caso, si consiglia di non effettuare l’acquisto: sicuramente qualcun altro potrà donargli la seconda vita che si merita.
Macchi e imperfezioni
Quando i capi vintage presentano macchie o imperfezioni dovute all’usura nel tempo o causate da incidenti dei precedenti proprietari sembra che non ci sia una vera e propria soluzione, poiché spesso provare a smacchiarlo potrebbe generare più danni che migliorie. Se si volesse provare ad eliminare le macchie più ostinate si potrebbero utilizzare tecniche di pulizia specializzate o consultare un esperto.
Se invece la macchia o imperfezione è posizionata in un punto strategico del capo, si potrebbe pensare di tagliarla via e di re-inventare l’articolo tramite delle soluzioni di “DIY” (“Do It Yourself”) che si possono trovare facilmente online: una camicia oversize può semplicemente diventare una t-shirt, un crop-top, una blusa originale… Insomma la fantasia è il nostro unico ostacolo!
Nel caso in cui la macchia fosse ostinata e non fosse possibile reinventare il capo, allora si potrebbe pensare di tingere il capo. Si può prendere in considerazione, oltre alla moltitudine di tutorial e prodotti che si possono trovare online, anche l’utilizzo di metodologie naturali per colorare i capi in modo sostenibile con le erbe tintorie: in questo caso il risultato potrebbe essere inaspettato ma molto soddisfacente!
Strappi e cuciture danneggiate
Gli strappi e le cuciture danneggiate possono essere uno dei difetti più comuni nei capi vintage. Se sono presenti queste imperfezioni lungo i bordi del capo allora la soluzione più semplice sarebbe quella di affidarsi ad un abile sarto che potrebbe riparare gli strappi e rinforzare le cuciture, rendendo il capo ancora più resistente.
Se invece queste alterazioni sono in un punto in cui sarebbe difficoltoso nasconderle alla vista la situazione si fa più complicata. Tuttavia, anziché scartare il capo, si può trasformare questo problema in un’opportunità creativa e artistica. Per esempio se gli strappi usurano il tessuto stesso creando delle lacerazioni, queste si potrebbero riparare tramite ricami artistici floreali o all’uncinetto oppure con perline e strass per dare un tocco prezioso al capo.
Se il cucito non è uno dei tuoi cavalli di battaglia, potresti affidarti o a delle spille colorate, magari anch’esse vintage o collezionate negli anni dell’infanzia, o a delle toppe termoadesive in tante diverse forme e colori: ti basterà un ferro da stiro per far diventare il tuo capo second-hand unico e inimitabile!
Cerniere rotte o bottoni mancanti
Le cerniere rotte possono essere fastidiose, ma non significano necessariamente la fine del capo. Sostituire la cerniera con una nuova o ripararla può essere una soluzione semplice ed efficace per riportare il capo in vita.
Invece se di primo acchito un capo sembra perfetto ma poi si nota la mancanza di uno o più bottoni la prima cosa da fare è controllare che sull’etichetta all’interno del capo ci siano dei bottoni di riserva. In caso non ci fossero le soluzioni alternative sono molteplici. Se il bottone da sostituire è uno unico si può pensare di utilizzare un bottone gioiello per impreziosire il capo, per esempio il primo bottone di una camicia può essere diverso rispetto agli altri. Oppure se sono più bottoni mancanti si può optare per sostituirli tutti. Un’altra chicca, se ci si vuole divertire personalizzando, è quella di selezionare tanti bottoni di diverse forme e materiali per decorare il capo rendendolo eclettico e raffinato.
Tessuti usurati o rovinati
I tessuti rovinati possono conferire al capo un aspetto vissuto e vintage, ma possono anche essere un problema se compromettono la struttura del capo. In questi casi, si può considerare l’opzione di tagliare il tessuto danneggiato e trasformare il capo in qualcosa di nuovo, come una borsa o un accessorio alla moda. In questo modo riuscirai ad indossare il capo stesso in una versione modificata e, col il tessuto rovinato restante, crearci un secondo accessorio abbinato!
Riciclo creativo
Se un capo però è davvero troppo rovinato per essere indossato e non è possibile salvare nessuna parte di esso, non disperare! Può essere utilizzato come materiale per progetti creativi e innovativi. Si possono creare fazzoletti o accessori alla moda, o addirittura riciclarlo per creare giocattoli per bambini o per animali domestici. Inoltre se ci si rende conto che anche in questi casi il tessuto cede ed è inutilizzabile allora si può usare quello che rimane per degli stracci per pulire o spolverare casa.
Con questi metodi si può dare una seconda possibilità al capo ed utilizzarlo fino alla fine della sua vita contribuendo alla sostenibilità ambientale e del nostro portafoglio.
In conclusione, mentre è importante essere consapevoli dei difetti potenziali nei capi vintage e second hand, è altrettanto importante considerare le molteplici soluzioni creative disponibili per trasformare questi difetti in opportunità. Con un po’ di ingegno e abilità artigianale, è possibile trasformare ogni capo vintage in un capolavoro unico e personalizzato, conferendo loro nuova vita e valore.
Per non incorrere nell’acquisto di capi vintage compromessi e inutilizzabili si consiglia di affidarsi a shop vintage trasparenti e con chiare politiche di reso: è assodato che i capi second-hand possano avere dei minimi difetti di usura ed è necessario che l’acquirente ne sia consapevole autonomamente, ma è anche doveroso da parte dei rivenditori di vintage assicurarsi di esporre chiaramente quali siano i difetti anche se minimi o riparabili.
Per questo nello shop online di Rivesty Vintage troverai solo descrizioni chiare ed esaustive abbinate a foto dettagliate per ogni capo vintage e second-hand. Affidati al nostro shop online vintage per il tuo shopping sostenibile!
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